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Latte di soia

Il “latte” di soia è a mio avviso il miglior sostituto del latte sia in termini nutrizionali che per la resa nelle ricette dolci e salate!

Questa bevanda è completamente priva di colesterolo, ricca in grassi insaturi e ha lo stesso apporto proteico del latte di mucca; la sua consistenza corposa e la presenza di lecitina di soia, un emulsionante naturale, rendono il latte di soia perfetto per le ricette che prevedono emulsioni o sospensioni, ad esempio per la preparazione di una cremosa maionese senza uova o di un cappuccino incredibilmente schiumoso!

Il latte di soia ha inoltre un minore impatto ambientale del latte vaccino, soprattutto se abbiamo l’accortezza di scegliere quello prodotto a partire da soia non OGM, coltivata in Italia con metodi biologici: un’area di terreno, se coltivata a soia, produrrebbe infatti un quantitativo di latte di soia dieci volte maggiore rispetto al latte ottenuto delle mucche se si coltivasse la stessa area per il loro foraggio.

In commercio ormai ne esistono tantissimi tipi, ma produrlo in casa è davvero molto semplice ed economico e nella nostra visione di una vita consapevole inoltre offre il vantaggio di avere un prodotto sano, a basso impatto ambientale e zero-waste, nel quale sappiamo esattamente cosa abbiamo messo dentro.

Vediamo dunque come preparare il latte di soia in casa a partire dai fagioli in pochi e semplici passaggi!

INGREDIENTI:

  • Fagioli di soia gialla 150 g (scegliete soia non OGM, coltivata in Italia e preferibilmente biologica)
  • Acqua 1 L

PROCEDIMENTO:

Lasciate i fagioli di soia a bagno in abbondante acqua per tutta la notte (anche fino a 15-18 ore), avendo l’accortezza di cambiare l’acqua almeno un paio di volte, soprattutto se fa caldo. Trascorso il tempo di ammollo, scolate la soia e risciacquatela più volte sotto l’acqua corrente.

Ponete la soia in una pentola abbastanza capiente, aggiungete 2 litri di acqua e frullate con un frullatore a immersione finché la soia non è ben macinata e il liquido ha assunto un colore bianco. A questo punto mettete la pentola sul fuoco e scaldate rimestando frequentemente per permettere alla schiuma che si formerà di assorbirsi.

Portate a ebollizione e interrompete il bollore aggiungendo una piccola quantità di acqua fredda e, se necessario, spostando la pentola dal fuoco per qualche istante. Ripetete questa operazione altre due volte, aggiungendo un poco di acqua ogni volta che riprende il bollore. Infine lasciate sobollire per circa dieci minuti.

Terminata la cottura, togliete la pentola dal fuoco e lasciate raffreddare, filtrate per raccogliere il “latte” e separare la parte solida residua (okara).

Per questa operazione aiutatevi con un colino a maglia fine e un quadrato di stoffa in cotone per strizzare bene l’okara e raccogliere tutto il latte (utilizzate possibilmente della stoffa bianca, lavata con detergenti naturali e biodegradabili, e destinata solo a questo utilizzo).

A questo punto avrete ottenuto le due parti separate, il latte di soia e lo “scarto”, il cosiddetto okara, non gettatelo via, è una preziosissima fonte di nutrienti ed è possibile impiegarlo in diverse ricette, ad esempio per la preparazione di gustosissime polpette vegetali!

Zuccherate e/o aromatizzate a piacere il latte di soia con zucchero, miele o sciroppi vegetali (acero, agave, ecc…), cacao, spezie (cannella, cardamomo, anice stellato) o lasciatelo a naturale per le preparazioni salate, come una cremosa besciamella!

Si conserva in frigo per 2-3 giorni, ma difficilmente ci arriva!

Buone autoproduzioni, anime verdi!

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